Informazioni sul festival 2015 "La trasgressione intelligente"
QUANDO?
A partire dalle 18:00 di venerdì 29 maggio 2015 (la cena è prevista alle 20:00 e i cancelli del monastero chiudono alle 23:00) fino al pomeriggio di domenica 31 maggio 2015.
QUOTE DI PARTECIPAZIONE
Per chi arriva il venerdì:
singola € 250, doppia € 200, tripla/quadrupla € 170.
Per chi arriva il sabato (inizio attività ore 9:30):
singola € 210, doppia € 180, tripla/quadrupla € 150. Sconto del 10% per gli studenti e del 20% per le famiglie (per i soli figli).
NB: I prezzi sopra indicati sono comprensivi di: pernottamento, pasti, animazione del Festival e quota annuale associativa di Createca.
Chi arriverà mentre i workshop sono in corso di svolgimento, potrà partecipare a quelli successivi.
Per gli abitanti di Ariccia che partecipano ai workshop senza pernottamento e cene il costo dei 2 giorni è di € 100,00
Chi arriverà mentre i workshop sono in corso di svolgimento, potrà partecipare a quelli successivi.
COORDINATE BANCARIE
beneficiario: Associazione Culturale Createca
iban: IT63L0503403205000000000556
Filiale 5 Roma
Viale delle Provincie, 142-148 – Roma
I workshop si tengono nel verde, tra gli ulivi centenari del Centro San Girolamo Emiliani dei Padri Somaschi – Via Rufelli 14 – Ariccia (RM)
L’entrata si trova sulla rotonda di Largo San Girolamo Emiliani (riferimento supermercato Conad)
COME ARRIVARE
Da ROMA in bus:
si può prendere anche il Bus dal Capolinea della Metro A Anagnina per Albano Laziale e chiedere per la fermata sempre in località crocefisso a 100 mt. dal cancello d’ingresso del “Centro San Girolamo Emiliani Padri Somaschi”.
consulta qui gli orari dei bus
da ROMA in treno:
si può raggiungere tramite il treno dalla stazione di Roma Termini per Albano Laziale, arrivati ad Albano chiamate e vi veniamo a prendere.
consulta qui gli orari
da ROMA in macchina:
uscire da Roma prendendo la Via Appia. Proseguire sempre dritto fino ad arrivare al paese di Albano. Attraversare tutto il paese ed uscire dal centro abitato prendendo Via Trilussa verso Cecchina / Velletri, troverete una grande rotatoria con il cancello del “Centro San Girolamo Emiliani Padri Somaschi”.
consulta la mappa google
in aereo:
siamo vicini all’aeroporto di Ciampino.
consulta la mappa google
chiunque abbia necessità di un passaggio:
per il Festival, da Roma o dall’Aeroporto di Ciampino, può contattare l’organizzazione a creativita@createca.it o al 339 1553034 (Isabella) per verificarne la disponibilità.
scaricate qui orari e programma dettagliato
scaricate qui il programma del festival
scaricate qui la locandina
scaricate qui il pieghevole
Come si svolge il Festival della Creatività
Il primo Festival della creatività in Italia è stato organizzato da Hubert Jaoui nel 1987. Ogni anno un nuovo tema diventa il fil rouge dei workshop che si tengono nell’arco delle due giornate.
E’ un’occasione speciale per condividere e apprendere tutto ciò che ruota intorno al concetto di creatività: metodi e tecniche, teorie e testimonianze.
Dalla creatività sognata alla creatività operativa, dove l’immaginazione e la realtà interagiscono in un processo circolare: usando alcune suggestioni possiamo descrivere tale processo come nutrimento e prodotto, genitore e figlio, una danza dove ognuno è cre-attore delle note e dei “passi”!
Dopo una fase introduttiva di “ginnastica mentale” (e non solo!), Hubert Jaoui apre il festival con una sessione plenaria che serve a delimitare il perimetro del tema e a presentare gli animatori e i loro workshop.
Quest’anno abbiamo scelto il tema de “La trasgressione Intelligente”: ognuno di noi si sente spesso bloccato da vari ostacoli personali e sociali che rappresentano altrettante gabbie mentali; eppure sappiamo che l’uomo fin dall’antichità ha sempre provato a superare i propri limiti, in tutti gli ambiti, trasgredendo, andando oltre; trasgressione come sfida di cambiamento e di creazione innovativa al fine di migliorare la propria vita e la società.
Alcuni dei temi trattati nei workshop:
- Le risorse per rispondere alle difficoltà della vita e del lavoro
- Allenarsi alla felicità
- Come superare gli ostacoli alle innovazioni
- La trasgressione del silenzio
- Liberarci dalle gabbie mentali
- Le nostre piccole storie
- Evoluzione sistema di regole nella politica e nell’economia attraverso la trasgressione
- Il concetto di parità uomo/donna
- Trasgressione ed individuazione: un percorso a ostacoli alla ricerca della propria identità
- Nuove forme di lavoro (testimonianze)
- Guerilla learning
Elenco dei workshop 2015
"ALLENARSI ALLA FELICITA’ " - Roberta Bortolucci
“Abbiamo molte risorse per riuscire a rispondere alle difficoltà della vita e del lavoro”
Perché parlare di felicità? Essere felici produce dopamina e serotSaveonina che aumentano la capacità creativa, la gestione dello stress, la lucidità mentale. La felicità di una persona dipende al 60% dai geni e il 40% da se stessa. Essere felice è quindi anche una scelta. La domanda da porsi è: come si fa a conquistare quel 40% di felicità? “Allenarsi alla felicità” insegna quali tecniche e metodologie mettere in campo per reagire agli eventi quotidiani con positività e ottimismo.
Biografia flash: Roberta Bortolucci ha maturato una trentennale esperienza nel settore della consulenza aziendale. Dal 1988 tiene corsi e seminari nelle aziende pubbliche e private come esperta in psicologia del cambiamento e dello sviluppo professionale e personale. Formatrice sui temi dell’apprendimento degli adulti, la gestione dei conflitti interpersonali nei team di lavoro, il potenziamento della leadership, la gestione dello stress e il benessere organizzativo, il gender diversity management.
È autrice del libro “non ho tempo da perdere” ed.Francoangeli
Tre cose che mi piacciono: la natura, le persone, i libri
Tre cose che non mi piacciono: la violenza (dalle persone agli animali alla natura) – gli estremismi – l’indifferenza.
"INNOVATORI FELICI, CREATIVI VINCENTI" - Paolo Cannavò
Un manuale di navigazione verso un’alleanza con sé e con gli altri per trovare un tesoro: gli appunti che aiuteranno tutti a rimuovere in modo creativo ed “etico” gli ostacoli alle innovazioni nel privato e nel sociale.
Per partecipare a questo Workshop è necessario cancellare subito dal proprio ( e dal…. “loro” !!) vocabolario: “non si è mai fatto”, “costa troppo”, “non sarebbe meglio se..”, “cosa diranno gli altri”, “non piacerà a nessuno”, “ ho paura che”, “non mi sembra vero”, “mah! La tradizione.”,….
Biografia flash: Ho cariche e incarichi negli organismi direttivi nei Sindacati Federali, Confederali e Europei dei Manager, ma soprattutto sono curioso di scoprire gli “altri modi possibili” per risolvere un “problema” .
Tre cose che mi piacciono: i palindromi, gli haiku, i tonnarelli “cacio e pepe” (il vero banco di prova dello chef)
Tre cose che detesto: “vorrei , ma non posso”, “potrei, ma non voglio”, il leaderismo autoreferenziale dei “signor nessuno”.
"LA TRASGRESSIONE DEL SILENZIO" - Gianfranco Coccari
Stai in silenzio perché taci o perché così ascolti?
In un mondo in cui in molti straparlano, gridano, parlano e non ascoltano, riflettere sui diversi silenzi e riappropriarsi del piacere del silenzio, è in qualche modo…trasgredire intelligentemente.
Il silenzio può essere inteso come ascolto – sto zitto, mi taccio per sentire – e come non proferir parola – sto muto per non voler, dover, saper parlare…
Si può entrare o uscire dal silenzio. Si può zittire, cioè ridurre al silenzio.
La trasgressione del silenzio può avere un’accezione negativa e quindi c’è chi lo teme, chi lo sente come mancanza, vuoto, depressione…o positiva e dunque ritrova nel silenzio il rilassamento del corpo e dei pensieri ovvero lo stimolo, la fonte di concentrazione e di creatività. Un luogo dell’esistenza in cui, a volte, dimorare felicemente.
Si può dire che il silenzio è più ampio della parola.
Biografia flash: È nato in Ciociaria. Risiede a Ravenna. Vive in campagna. È laureato in sociologia. Scrive a volte poesie. Ha lavorato in banca. È stato dirigente sindacale. Ha svolto attività di formazione. Fa parte della redazione della rivista Psicologia e Lavoro. Promuove e stimola la creatività e la applica ai processi di apprendimento. Condivide la trasgressione quando questa è una provocazione positiva. È socio di Createca, officina delle idee.
Tre cose che detesto: la prepotenza dell’ignoranza, l’indifferenza e la guerra armata
Tre cose che mi piacciono: i suoni nel silenzio, il mare al tramonto, l’etica delle persone sagge.
"GUERILLA LEARNING: professori di voi stessi" - (Paolo Ferigo, Concetta Mercurio)
Nell’era-ora del web 2.0 le informazioni e le opportunità di nuova conoscenza sono infinite; un labirintico spazio ricco di contenuti in cui servono “s-regole” per selezionare e orientare i personali obiettivi di apprendimento.
Guerilla learning é un metodo accessibile, rivoluzionario, a basso costo e personalizzante per imparare divertendosi, oltre gli schemi stereotipati dello studio.
Cerchiamo guerriglieri interessati a diventare professori di voi stessi.
Biografia flash di Paolo-Paolo Ferigo:
- presidente “N2B holding Inc” – Usa
- amministratore di progetti immobiliari eco-sostenibili in Senegal
- guerilla business designer per www.brainmatching.com
- fondatore delle onlus eticamundi.it, mi-do.org, independent.it
- artista net-mediale e designer dell’immateriale
Tre cose che mi piacciono: il mio io, parlare bene di me a me stesso medesimo, sapere di avere un’anima oltre che un bel corpo.
Tre cose che non mi piacciono: la filosofia del “che te ne frega a me”, mangiare a digiuno, non essere idoneo a me stesso, le ricerche sul giappone
Biografia flash diConcetta Mercurio:
Laureata in Sociologia – Università degli studi di Roma “La Sapienza”.
Ricercatrice di sociologia dei processi economici e del lavoro – Università degli Studi Guglielmo Marconi.
Consulente di orientamento Universitario.
Mission: promuovere il lavoro-felice
Tre cose che mi piacciono: l’estate tutto l’anno, il mare in ogni posto, il cielo in una stanza
Tre cose che non mi piacciono: fare la fila, andare al supermercato senza egli, raccogliere e piegare i panni
"LA TRASGRESSIONE SOCIALMENTE UTILE" - (Letizia Gallacci)
La moda, il linguaggio, la cucina fusion: a volte ci adattiamo a quello che l’ambiente che ci circonda ci offre, uniformandoci a comportamenti che visti negli altri siamo i primi a criticare. La nostra mente tende al conformismo, anche nei comportamenti sociali. E ci lamentiamo quando ne scontiamo le conseguenze, dalla sporcizia nelle nostre città a quel semaforo che non funziona ma che nessuno ha pensato di segnalare a chi di competenza. Eppure le grandi rivoluzioni, da Copernico a Einstein, sono nate da punti di vista ”trasgressivi “rispetto alle convenzioni, alle conoscenze e ai comportamenti diffusi.
In questo caso il dilemma tra trasgredire o uniformarsi si risolve in una “ribellione costruttiva” a fini sociali, come lo scopriremo insieme! Il workshop servirà a evidenziare casi banali o eccezionali dove la trasgressione sarebbe utile se non necessaria.
Biografia flash: Nasce in Toscana, annusa l’Emilia Romagna durante gli studi universitari in scienze internazionali e poi sceglie di vivere a Roma. Qui può appagare due grandi passioni: il teatro e la politica, che occupa gran parte del suo tempo. Ama viaggiare, soprattutto per raggiungere i tanti amici che vivono all’estero, e poi tornare con la valigia piena di nuove idee ed esperienze. E’ convinta che i buoni cittadini di domani saranno il frutto della nostra capacità di reinventare il presente.
Tre cose che mi piacciono: il caso, le ciliegie, scegliere il silenzio
Tre cose che detesto: l’invidia, il cemento, chi discrimina
"LA TRASGRESSIONE NEL D.N.A." - (Emanuela Giudice)
Questa idea di workshop viene da una mia passione nata qualche anno fa e coincisa con l’inizio dello studio del canto. In questa fase della mia vita ho conosciuto e iniziato ad apprezzare una voce unica, ma anche molto discussa, del secolo scorso e contemporaneo: quella di Maria Callas.
La sua trasgressione nasce dal fatto che il suo modo di interpretare i personaggi femminili è stato diverso dalle colleghe che l’hanno preceduta. Il suo modo di “pensare” un personaggio non era più legato soltanto alla perfezione vocale, ma ad una filosofia in cui portare in scena un ruolo richiedeva una preparazione a tutto tondo. Non solo preparazione musicale, dove ogni singolo accento, pausa, nota musicale era finalizzato alla creazione di un “personaggio scolpito” in ogni suo minimo dettaglio, ma anche presenza scenica.
Vedremo insieme come è riuscita a portare avanti la sua trasgressione, resa possibile dalla sua volontà e dalla sua determinazione, per poterne trarre degli insegnamenti applicabili a ognuno dei partecipanti.
Biografia flash: Laureata in canto lirico, si specializza in canto presso l’Accademia di S. Cecilia a Roma. Svolge attività artistica come solista e ad essa affianca l’attività didattica. Con l’associazione Le Artivendole, con la quale sta portando avanti, tra gli altri, un progetto che vede il canto come modello di intervento creativo.
Tre cose che mi piacciono: i gatti, il cibo, cantare.
Tre cose che detesto: la scortesia, la mancanza di creatività, la prepotenza.
"IL PICCOLO PROFETA" - (Hubert Jaoui)
In un mondo in cui in molti straparlano, gridano, parlano e non ascoltano, riflettere sui diversi silenzi e riappropriarsi del piacere del silenzio, è in qualche modo…trasgredire intelligentemente.
Il silenzio può essere inteso come ascolto – sto zitto, mi taccio per sentire – e come non proferir parola – sto muto per non voler, dover, saper parlare…
Si può entrare o uscire dal silenzio. Si può zittire, cioè ridurre al silenzio.
La trasgressione del silenzio può avere un’accezione negativa e quindi c’è chi lo teme, chi lo sente come mancanza, vuoto, depressione…o positiva e dunque ritrova nel silenzio il rilassamento del corpo e dei pensieri ovvero lo stimolo, la fonte di concentrazione e di creatività. Un luogo dell’esistenza in cui, a volte, dimorare felicemente.
Si può dire che il silenzio è più ampio della parola.
Biografia flash: È nato in Ciociaria. Risiede a Ravenna. Vive in campagna. È laureato in sociologia. Scrive a volte poesie. Ha lavorato in banca. È stato dirigente sindacale. Ha svolto attività di formazione. Fa parte della redazione della rivista Psicologia e Lavoro. Promuove e stimola la creatività e la applica ai processi di apprendimento. Condivide la trasgressione quando questa è una provocazione positiva. È socio di Createca, officina delle idee.
Tre cose che detesto: la prepotenza dell’ignoranza, l’indifferenza e la guerra armata
Tre cose che mi piacciono: i suoni nel silenzio, il mare al tramonto, l’etica delle persone sagge.
http://www.gimca.net
"TRASGRESSIONI LINGUISTICHE E COMPLICAZIONI APPLICATE" - (Linda Liguori)
Non sempre su ciò di cui non si può parlare si deve tacere. E nell’attesa di un metalinguaggio chiaro o almeno utile in cui la mappa è la mappa e il territorio è il territorio, attraverseremo spazi originali. Alcuni già esplorati da logici, linguisti, poeti e teatranti, altri saranno territori nuovi, per esprimere con un linguaggio personale quello che siamo e sentiamo. E magari ci scappa anche qualche esercizio di naming, il mio amore-lavoro da più di venti anni.
Biografia Flash: Per lavoro studio e invento nomi (brand naming) e aiuto le aziende e le agenzie di comunicazione a trovare idee originali per i loro prodotti e le strategie di comunicazione. Mi diverte animare e irrigare le persone che lavorano in gruppo. E poi mi piace indagare il cervello, scoprire come funziona e aiutarlo a funzionare meglio, oltre i limiti della scienza e della medicina e di tutto quello che ho studiato alla facoltà di filosofia e all’istituto di psicologia della Statale di Milano. Mi piace scoprire nel lungo termine se ciò che ho intuito di una persona appena incontrata e ho colto attraverso la sua scrittura è vero e confermato dalla conoscenza che ne è seguita.
Tre cose che mi piacciono: uscire dal parrucchiere con una testa che non conoscevo; leggere fino a tardi la notte; andare in vacanza quando gli altri lavorano
Tre cose che detesto: la politica, in generale e in particolare; chi se la tira; iniezioni e pillole.
Su web: http://www.lindaliguori.it/
"TRE PAROLE" - (Paola Mazzetti)
Finisco sempre per essere commossa nel vedere, in questo teatrino interno, tutti questi personaggi che escono fuori e che noi non conosciamo e che ci danno energia. In ogni storia ognuno si riconosce e c’è uno specifico di ciascuno che è bello tirare fuori. È facile nascondere i propri difetti ma ancora più difficile riscoprire le nostre qualità.
Si giocherà con tre semplici parole per scoprire le nostre risorse interne sulle quali far leva per abbattere le barriere che ci ostacolano e per scoprire qual cosina in su di noi.
Biografia flash: Paola Mazzetti vive a Roma, dove svolge da molti anni corsi di “attivazione creativa” individuali e di gruppo, quali ad esempio pittura spontanea e teatro.
Le sue esperienze nel campo della psicologia sono iniziate con Ernest Bernhard e la dottoressa Erba Tissot, entrambi junghiani, e sono proseguite poi con il gestaltista americano Barry Simmons. Conduce laboratori di gioco nelle scuole.
Tre cose che mi piacciono: la scoperta, gli spaghetti, stare sotto un albero.
Tre cose che detesto: la noia, il calcolo, il disamore
"LA TRASGRESSIONE NECESSARIA" - (Tito Livio Mongelli)
Dobbiamo imparare bene le regole in modo da infrangerle nel modo giusto. (DALAI LAMA)
La trasgressione è necessaria quando è indispensabile andare oltre il presente e far evolvere le regole sociali.
Perché trasgredire in politica ed economia e come uscire dalle nostre gabbie mentali? Passo dopo passo vedremo insieme come e perché trasgredendo possiamo progettare un mondo migliore ed essere più felici.
A partire da percorsi di vita e di lavoro diversi.
Useremo insieme le carte Eureka, svilupperemo una mappa mentale e creeremo idee magiche e progetti futuri.
Biografia flash: Ho cercato per tutta la vita di trasformare in lavoro il percorso per realizzare le cose che mi interessavano e ora forse voglio fare le cose che mi interessano e basta! Sono imprenditore quel tanto che basta. Viaggiatore nelle idee, nei progetti e anche nei vari Paesi del Mondo.
Presidente del Consorzio Lavoro e Ambiente e di Createca
Amministratore Unico di Galileo.it srl e Sistemi Innovativi srl
Tre cose che mi piacciono: sempre aperto a un’idea nuova e a un vino invecchiato, trasformare una disavventura in un’avventura, immergermi completamente in un libro o in un grande amore (o in tutti e due).
Tre cose che detesto: la violenza e la guerra – l’inganno e la falsità – il denaro come strumento di controllo e di potere.
"OLTRE LA TRASGRESSIONE: L‘INGANNO DELLA PARITA’ E LE PAROLE CHE USIAMO" - (Silvia Motta)
La rivoluzione femminista degli anni 70 è stata incanalata e neutralizzata con un discorso tutto incentrato sui diritti.
Il workshop si propone di demistificare il concetto di parità uomo-donna e interrogarsi sul perché sembra così trasgressivo utilizzare e sviluppare il linguaggio della differenza.
Cioè un linguaggio che testimoni, anche a livello culturale e simbolico, l’esistenza di due sessi.
Biografia flash di Silvia Motta : sociologa, lavoro nell’ambito della ricerca di marketing e dell’innovazione.
Tre cose che amo : Teo, il nipotino che ha poco più di un anno; le montagne; tutto ciò che favorisce la soggettività e la libertà di uomini e donne.
Tre cose che detesto: la propaganda politica, lo stile di guida aggressivo in auto, la pubblicità che interrompe i film.
"GIOCARE CON LA MUSICA" - (Massimo Nunzi e Manlio Maresca)
Semplicemente giocheremo con i quattro fondamentali elementi della musica ovvero: guida alla scoperta delle strutture che reggono tutta la musica, da Miles Davis a Gesualdo da Venosa, attraverso Gainsbourg e Gabriella Ferri.
Biografia flash: Compositore, arrangiatore, musicologo e trombettista.
Ha suonato come trombettista e arrangiato per e con, Chet Baker, Dizzy Gillespie, Umberto Bindi, Domenico Modugno, Dave Liebman, Don Cherry, Daniele Luttazzi, Corrado Guzzanti, Enrico Rava, Civica Jazz Orchestra, Lester Bowie, Orchestra della Rai Radiotelevisione Italiana, John Cage, Tino Sehgal (Leone d’Oro Biennale di Venezia 2013) et al.
Ha cominciato a scrivere per orchestra nel 1987 dirigendo l’Orchestra della Rai a 25 anni e poi ha fondato “Trombe Rosse”, da molti considerata una formazione rivoluzionaria, in cui hanno suonato moltissimi Maestri del Jazz, da Lester Bowie a Don Moye, Javier Girotto, Horacio Hernandez …
Ha realizzato più di 50 spettacoli teatrali, due Balletti e ha vinto commissioni per realizzare sue Opere
Ha composto per Cinema (“Diverso da chi” 2009, “Little Dream” e “Neve Sporca” 2010, Breve storia 2012) e ha realizzato due campagne pubblicitarie di successo.
Lavora molto nel Sociale collaborando con Emergency per cui ha realizzato le musiche del film “Stasera torno a casa” nel 2009.
Ha scritto un libro sulla storia del Jazz per Laterza e ha realizzato una serie in 12 dvd “I Grandi del Jazz”, per “Repubblica/Espresso”.
Ha tre orchestre in azione su vari progetti ( Operaia, Kenton e Calvino).
E’ Direttore Artistico del Festival Capalbio Libri dal 2009.
"TRASGRESSIONE ED INDIVIDUAZIONE: UN PERCORSO A OSTACOLI ALLA RICERCA DELLA PROPRIA IDENTITA’ " - (Antonella Pennino)
Tra “lealtà invisibili” e “permessi non ricevuti” lottiamo per costruire ed esprimere la nostra identità. Un cammino spesso arduo tra richiami di “sirene ammalianti” e condizionamenti sociali, che ci conduce alla scoperta ed al superamento dei nostri limiti.
La mia professione mi ha portato a riconoscere nelle relazioni familiari e sociali i vincoli che ci impediscono di sviluppare la nostra vita e il nostro pensiero. Trasgredire le regole implicite che governano i nostri rapporti mette a repentaglio le nostre relazioni e per questo accettiamo compromessi in cui alieniamo la nostra libertà. Trovare modi creativi per gestire i conflitti ci permette di riconoscere, rispettare e negoziare i nostri bisogni
Biografia flash: Faccio la psicologa e come tale concepisco il cambiamento nel quotidiano come trasformazione delle nostre abitudini nei comportamenti e nelle convinzioni a volte irrazionali con le quali costruiamo la nostra realtà. Ho ideato un portale che si chiama Con-vivi-amo per stimolare nuovi modi di con-vivenza tra le persone nelle relazioni “ravvicinate”, siano esse con i familiari, il partner, gli amici, i colleghi di lavoro, i dipendenti o i superiori.
Tre cose che mi piacciono: avere sempre un obiettivo da raggiungere, sviluppare le mie capacità e metterle al servizio degli altri, sentirmi parte del mondo in cui vivo.
Tre cose che detesto: la cultura dell’individualismo, l’inconsapevolezza del proprio potenziale, l’accettazione del sistema di corruzione sociale.
"LA STORIA SIAMO NOI" - (Alda Salomone)
La nostra storia sociale e personale è fatta di fatti, luoghi, momenti, persone guerre e pace. Ciò che accadde e accade è il frutto della combinazione di scelte e non scelte, di valori e ideologie, di azioni e reazioni, esperienze e prove, di tradizione e voglia di cambiare. Si dice sempre che avere memoria della storia aiuta a comprendere il futuro e a non ricommettere gli stessi errori in modo da farla progredire.
L’Obiettivo di questo workshop parte da uno dei punti stimoli del festival (andare oltre) per scoprire a partire dalla storia dell’umanità e dalla nostra storia personale quali sono i valori ed azioni per passare dalla tradizione alla trasgressione.
Proviamo a pensarci utilizzando la nostra memoria per rendere i valori e le nostre azione compiute uno strumento non per rinnegare la storia ma per innovare il nostro futuro. E’ in questo che si intende andare oltre.
Biografia flash: Sono una ricercatrice, alla scoperta continua di incroci di senso per dare colore alla nostra vita e alla società. Sono pugliese (levantina) ma vivo a Roma, sono single in viaggio ma mamma educativa di un ragazzone di colore.
Tre cose che mi piacciono: il mare, le libellule, la libertà.
Tre cose che detesto: l’uovo sodo, i tacchini, l’ipocrisia.
"BIODANZA E CREATIVITA’ IN MOVIMENTO" - (Maria Rosa Spagnolo)
Quando Rolando Toro ideò la Biodanza pensò a qualcosa che fosse un’ inno all’azione felice, al gesto che riempie e all’incontro con le altre persone come momento supremo di gioia nella vita.
Attraverso la musica, il movimento e semplici esercizi di incontro e in gruppo, ci esprimeremo con libertà e divertimento.
Non apprenderemo una tecnica di danza, ma vivremo insieme un’esperienza emozionante che ci inviterà ad entrare nel nostro movimento naturale, ad esprimerci con gesti autentici e semplici , a vivere con pienezza ed intensità sviluppando la percezione dell’abbondanza e del meraviglioso stimolando così la nostra funzione creatrice nella vita.
Biografia flash: Pratico Biodanza dal 2002 e mi sono specializzata nella divulgazione e nell’applicazione di questa disciplina a bambini e adolescenti come stimolo per il potenziale creativo e il talento. Successivamente, ho conseguito una specializzazione volta al “riscatto dei misteri della mascolinità e della femminilità ”. Mi occupo da anni dell’armonizzazione della natura femminile e della sua espressione. Propongo il format “L’Amore che guarisce” ispirato all’opera di Louise Hay. Sono sempre in divenire perché sono fondamentalmente appassionata della vita e anche dei suoi misteri
Tre cose che mi piacciono: Viaggiare, danzare, stupirmi di ciò che imparo dalla vita.
Tre cose che detesto: l’ipocrisia, la costrizione, chi arriva in ritardo.